Chi sono gli adultescenti?
Gli adultescenti, così come li intende Luigi Pagliarani, sono gli adulti in continua trasformazione, quelli capaci di mantenere la propria parte capace di rinnovarsi. Sono gli adulti capaci di crescere, trasformarsi, evolversi, di avere nuove idee, progetti, obiettivi. Gli adulti che portano con sé la capacità di desiderare. Una delle cose più belle che ci possiamo augurare è quella di arrivare alla fine della vita con ancora obiettivi da raggiungere, progetti aperti che vorremmo coronare. Arrivare al limite ultimo ancora ricchi di desideri che ci offrano la possibilità di avere una prospettiva, un’ottica, una visione altra. L’adultescente è l’adulto capace di mantenere la parte passionale e appassionata dell’adolescente, che si differenzia invece dall’adulto adolescente, ossia dall’adulto che crede ancora di essere un ragazzino, che vuole essere giovanile a tutti i costi, lo vediamo dal suo modo di parlare, comportarsi, atteggiarsi, vestirsi. Hanno abitudini molto simili a quando avevano vent’anni, frequentano gli stessi locali magari cambiati di nome, hanno lo stesso modo di pensare. L’adulto ancora centrato sul corpo, che si appella alla chirurgia estetica o all’eccesso di sport pur di mantenere un viso più fresco, un corpo più atletico. L’obiettivo è quello di piacere, di essere visto, di avere conferme. Piacere agli altri è un bisogno però tipico degli adolescenti che, proprio perché stanno attraversando un’importante trasformazione a livello corporeo, necessitano di continue conferme alla loro fragile autostima. L’adulto adolescente è un modo di essere oggi molto presente nella nostra società: quando gli adulti vivono questo desiderio di restare sempre giovani da una parte tolgono spazio alla creatività dei ragazzi, dall’altra non sono in grado di trasmettere ai giovani il senso del passaggio, della trasformazione della vita, smettono di essere dei sani punti di riferimento. Non è possibile fermare il tempo, o meglio, lo posso fare solo attraverso una forzatura, un’imposizione, una distorsione di tipo mentale che crea staticità, immobilità, fissità. E come ben sappiamo fissità, stereotipia, ripetizione immutata sono alla base delle malattie psichiche.